Basta darle il la
di Nicoletta Tancredi
La piccola peste di casa non pronuncia parola senza farla precedere dall’articolo.
Notevole!
Peccato, però, che l’articolo non cambi mai: è sempre “la”.
Come dire, “datemi il la e vi farò sentire io”.
Una sorta di grammatica “mononota”.
Chissà un domani scriverà una canzone per Sanremo, ma oggi mi chiedo: cosa avrà mai contro “il”, ad esempio, o “lo”?
Comincio a farmi il cruccio che la mia educazione sia di impronta eccessivamente femminista.
Ma perché non “una” allora? Perché promette di essere una donna, come dire, “determinata”?
Beh, magari! Staremo a vedere.
Intanto, però, continuiamo a mangiare “la pane”, a giocare con “la bimbo”, ad accarezzare “la bau”, a mettere “la totto” (biscotto) nel latte, ad usare “la denti” ovvero lo spazzolino e la sera, prima di andare a letto, a fare “la bagna”.
Sulle cose importanti però siamo sicuri: la pappa è la pappa, la cacca è la cacca e la ninna è la ninna!