Continuiamo a uccidere per punire chi ha ucciso
di Rino Mele
Non sanno più il loro nome i 426 bambini uccisi da Assad mercoledì 21 agosto a Damasco
tra le case della rivoluzione, la testa
girata a chiedere pietà al vento. Un silenzio è intorno
a quel cratere e l’attesa della ritorsione. Gli Stati Uniti sono
pronti a punire il male col male,
non c’è altra strada per la nostra ragione. Cristo è lontano
con la sua eresia, non impareremo mai
a perdonare, “amare
il nemico”, smettere di odiare l’insopportabile asimmetria,
l’orrore di un volto nuovo. La Siria
aspetta: come si fa a evitare di passare per la strada che non
si sa, sopportare di respirare dove le bombe
trascineranno in alto le pietre come un albero di urla?