Disintossicarsi da Internet, questa sì che è vacanza!
Le vacanze devono servire a riscoprire il piacere della solitudine. La teoria è di due esperti di psicologia e psichiatria intervistati dall’Ansa sul tema delle vacanze tecnologiche, quelle di chi non sa o non vuole staccarsi da pc, tablet o smartphone per prendersi una pausa dalla quotidianità.
I due esperti – Federico Tonioni, coordinatore dell’ambulatorio sull’Internet Addiction Disorder del Policlinico Gemelli di Roma, e Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta – dispensano dei consigli per evitare che le nostre protesi tecnologiche “rubino” parti importanti della nostra vacanza.
Innanzitutto, per riscoprire il piacere della solitudine e prendersi un po’ di tempo per se stessi è opportuno portarsi dietro un cellulare senza accesso a internet, che serva solo a essere reperibile. Per i due medici, il cellulare dovrebbe restare chiuso nel momento in cui scendiamo in spiaggia. Sarebbe opportuno, inoltre, darsi delle regole precise, come per esempio decidere di essere on line solo per mezzora la sera.
Per i due esperti la vacanza deve essere un momento utile a riscoprire il piacere del contatto umano e della socializzazione con nuove persone, senza inframmezzi della tecnologia; si tratta di nuovi contatti che possono solo arricchire l’essere umano. Ecco perché è fondamentale per i due medici non perdere queste occasioni.
«Utilizzando compulsivamente smartphone e tablet – spiegano all’Ansa – siamo costantemente in contatto con persone che appartengono alla nostra vita quotidiana ma magari questo ci porta a non scoprire che il vicino di ombrellone è una persona simpatica».
Risulta fondamentale, inoltre, ricordare, specie per chi ha un figlio adolescente, che anche per i figli la vacanza è un momento di relax: di sicuro è impossibile che un figlio adolescente si allontani da solo senza il telefonino, ma meglio evitare «che le telefonate diventino di controllo e non di comunicazione».
(b. r.)