Elea e l’anima del Cilento
di Rino Mele
Il Cilento è una barca su cui è piantato un ulivo,
gli alberi
d’acqua nei solchi che il cilentano continua
a zappare, il mare che chiama
madre: ed è la terra
aspra da lavorare. Il tramonto
e l’alba successiva sono due eternità, i contadini
mangiano i morti come il pane,
nascondono la vita e sembrano volpi, la gridano
infinita. La bellezza ha il sapore della pietra,
l’umore della terra
nella putrefazione delle rose. Sono due volti
che non
combaciano, la perfezione inaudita e il dolore.