I vertici del calcio sono ‘esaltanti’, anzi no…’esilaranti’
di Ernesto Scelza

Capita, quando a difendere chi ha pronunciato frasi indifendibili ci si mette chi è indifendibile a sua volta. Così Claudio Lotito si è provato a difendere il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Carlo Tavecchio dalle accuse di razzismo, ricordando che il suo pupillo non è razzista, anzi “ha costruito ospedali in Togo, e ha anche adottato dei cosi…”. “Quali ‘cosi?” ha incalzato la giornalista di ‘Announo’. “Tre bambini, ho detto tre bambini” ha specificato Lotito. Di Tavecchio, della sua inadeguatezza a presiedere la Fgci, un organismo potentissimo in Italia, abbiamo detto al tempo della sua elezione. Per la sua uscita sulle squadre italiane che “acquistano gli Obdì Oblà”: “qui fanno titolari quelli che prima mangiavano banane”. E per il suo passato di piccolo democristiano di provincia, che ha accumulato 5 condanne ‘stile tangentopoli’. E per il fatto di non essersi dimesso nemmeno quando la Uefa lo ha diffidato dall’assumere incarichi internazionali. Di Lotito, poi… che dire? Nei giorni in cui abbiamo salutato un grande presidente della Salernitana. Quel don Peppino Soglia che magari sbagliava anche lui i congiuntivi, ma che era cuore e anima della Salerno granata. E che non si sarebbe mai sognato di dire, come il ‘patron’ della Lazio e comproprietario della Salernitana, per sottolineare il grande campionato della squadra biancoceleste “ha fatto un campionato esilarante… anzi no, esaltante”.