La politica estera è cosa seria e impegnativa
di Ernesto Scelza
Bene ha fatto Federica Mogherini a inaugurare il mandato di Alto rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza Comune (Pesc) dell’Ue in Palestina e Israele. Affermando con determinazione alcuni punti irrinunciabili per la pacificazione dell’area e dell’intero Medio Oriente. A partire dalla ripresa del negoziato israelo-palestinese e dalla fine della politica israeliana degli insediamenti illegali. Lo ha ribadito davanti al ‘falco’ Avigdor Lieberman, il ministro degli esteri capo della fazione più oltranzista del governo israeliano: “nuove costruzioni in Cisgiordania sono un ostacolo alla pace” ha detto. E nella visita a Gaza ha espresso la volontà di favorire la nascita dello Stato palestinese. “Serve uno Stato palestinese, questa è la posizione della Ue, il mondo non tollererà una quarta guerra di Gaza”: questo, mentre rimane alta la tensione per gli scontri sulla ‘Spianata delle moschee’ dei giorni scorsi. E ha invitato Hamas e Fatah a dar vita ad un governo unitario. Infine la questione di Gerusalemme: “Penso che Gerusalemme possa e debba essere capitale di due Stati” ha affermato, aggiungendo di sperare di raggiungere questo risultato nel corso del suo mandato. Il Premio Nobel per la Pace Jody Williams ha appoggiato l’iniziativa della Mogherini e ha suggerito che i governi dell’Unione riconoscano lo Stato Palestinese, a partire da quello italiano. Peccato che il ministro degli Esteri italiano, ‘il ministro de noantri’ Paolo Gentiloni, nel frattempo, fosse impegnato a ‘cazzeggiare’ con i conduttori radiofonici di ‘Un giorno da pecora’. Dove ha comunque fatto importanti rivelazioni: ha frequentato il Liceo classico Tasso di Roma con Antonio Tajani e Maurizio Gasparri. C’era anche Walter Veltroni, prima che passasse all’Istituto tecnico per il cinema e la Tv.