Nella cavea dell’Aula
Gli intensi versi di Rino Mele per “fotografare” l’aula di Montecitorio nella quale si vota da alcuni giorni per l’elezione del Capo dello Stato

Nella cavea dell’Aula
i lupi stracciano la voce. Il braccio
sulla spalla di Alfano,
Bersani sorride nel gelo di una danza.
Poveri narcisi, i cani
fanno la guardia a se stessi,
scivolano obliqui i pastori tra l’ombra,
resta il vuoto delle pecore
uccise. In due giorni
hanno divorato il vento, chiesto a Dio
l’anima. Non sazi, non
pacificati, vicini all’ultimo burrone.