Quando finirà la lunga notte della Repubblica?
di Ernesto Scelza

A tanti anni di distanza da quel 16 marzo 1979 in cui venne rapito in via Fani Aldo Moro sono infiniti gli interrogativi ancora aperti. I misteri. La Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro ha acquisito delle audiocassette registrate rinvenute nel covo Br di via Gradoli. Secondo Gero Grassi, componente della Commissione, ne mancherebbe una. A suo tempo le cassette furono esaminate sommariamente dagli inquirenti: contenevano brani musicali. In una affioravano stralci di conversazioni con voci maschili. È probabile che le cassette siano state cancellate sovraincidendovi della musica. Possibile che originariamente contenessero le registrazioni degli
interrogatori di Moro? Se così fosse, con la tecnologia odierna si sarebbe in grado di farle riemergere. E la vicenda del rapimento e dell’uccisione di Moro è stata richiamata anche da Papa Francesco che ha invitato Monsignor Antonio Mennini, Nunzio apostolico in Gran Bretagna, a rendere testimonianza di tutto quello di cui è a conoscenza sulla vicenda Moro. All’epoca Monsignor Mennini era il confessore dello statista e il contatto tra la famiglia e le Br. Il prelato non ha confermato alla Commissione di aver confessato Moro prima di quella he le BrigateRosse definirono “l’esecuzione della sentenza”. Ma ha anche aggiunto che il vincolo del segreto della confessione gli avrebbero comunque impedito di riferire se e dove fosse mai avvenuta: “un vincolo che neanche il Papa potrebbe sciogliere”. E così permane il buio su questo punto cruciale della nostra storia recente. Tanto più che sono oltre 12mila i documenti ancora coperti da segreto di Stato, e 500 quelli emessi da enti stranieri anch’essi ‘top secret’.